Abstract: Michail Zoscenko è stato uno degli autori più prolifici e di maggior successo nei primi decenni della Russia sovietica. Ma soprattutto è stato uno scrittore davvero popolare: popolari sono infatti i temi trattati, popolari l'ambientazione, i personaggi, la forma adottata (raccontini brevi, storielle umoristiche, spesso riuniti in cicli con personaggi ricorrenti) con specifici richiami alla tradizione folclorica slava. E popolare è la lingua che Zoscenko utilizza: ironica fino al sarcasmo, ferocemente parodistica, ricca di una vasta gamma di registri e di colori locali, maleducata (ma in realtà assai sofisticata). È lo skaz , un idioma misto di espressioni comuni, magari storpiate, locuzioni libresche, termini giornalistici, che mima la spontaneità del parlato spesso con esiti grotteschi e, in un rapporto strettissimo tra l'autore e i suoi lettori, dà vita a una nuova letteratura realista. Amatissimo dal pubblico, meno dalla critica e ancora meno dall'intellighenzia di regime, Zoscenko rimane una figura atipica, uno scrittore difficilmente etichettabile. In un'epoca che comincia a privilegiare la dimensione monumentale dell'arte, egli narra usi, costumi e psicologia dell'homo sovieticus partendo da pretesti narrativi provocatoriamente banali, che finiscono per svelare la contraddittorietà della realtà sociale, politica e culturale scaturita dalla Rivoluzione.
Titolo e contributi: Cento scene di vita sovietica / Michail Zoščenko ; a cura di Ornella Discacciati ; traduzione di Marta Valeri
Pubblicazione: Milano : Mondadori, 2022
Descrizione fisica: LVII, 490 p. : ill. ; 20 cm
Serie: Oscar moderni
EAN: 9788804729273
Data:2022
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Limena | G 891.734 ZOS | LIM-39074 | In prestito |
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