Rete Bibliotecaria Provinciale Padovana

Concordo con l'analisi fatta anche per me è stato difficile seguire la trama con tutti questi personaggi collegati alla fine son dovuto tornare indietro per capire l'intreccio delle vite dei personaggi descritti

Avendo già letto i due precendenti capolavori di Hosseini, "Il cacciatore di aquiloni" e "Mille splendidi soli", mi aspettavo qualcosa almeno dello stesso livello. Ma il primo aggettivo che mi viene in mente per definire questo romanzo incentrato come sempre sulla famiglia è: troppo. Troppi personaggi, troppe storie una dentro l'altra, che sembrano prive di senso, ma poi in realtà sono tutte collegate. Tutta questa abbondanza non fa altro che rendere tutta la storia difficile da seguire senza rischiare di perdere, durante la lettura, dei collegamenti o dei particolari che legano le varie storie degli innumerevoli personaggi. C'è in questo libro talmente tanto materiale da svilluppare che Hosseini ne avrebbe potuto ricavare benissimo almeno un altro paio di romanzi. La trama e il finale sono piacevoli, ma avrei preferito che l'autore si fosse concentrato e avesse maggiormente svilluppato la storia e il rapporto tra i due fratelli.