Trovati 69 documenti.
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L'asilo di Amsterdam / Elle van Rijn ; traduzione di Laura Pignatti
Milano : Guanda, 2021
Narratori della fenice
Abstract: Amsterdam, 1942-1943. Nella città occupata dai nazisti la vita per gli ebrei è molto difficile. Lo sa bene Betty Oudkerk, che a diciassette anni, per motivi razziali, deve lasciare anzitempo la scuola professionale per andare a lavorare come maestra d'asilo. Betty però, voce narrante di questa commovente e incredibile storia, ama i bambini e non le dispiace affatto doversene occupare. Tanto più ora che il negozio di famiglia dei genitori è stato confiscato e la situazione in casa si fa sempre più pesante. Ma la tragedia è alle porte: un giorno l'asilo viene trasformato dai tedeschi in punto di raccolta per i bambini ebrei in attesa di essere deportati. La direttrice, Henriëtte Pimentel, e le giovani maestre della scuola si rifiutano di accettare un destino così orribile per quei piccoli, ed elaborano un piano per salvarne il più possibile. Alla fine riusciranno a sottrarre ai nazisti oltre seicento bambini. Un libro che trasforma un emblematico episodio, realmente accaduto e ampiamente documentato, in un avvincente romanzo in bilico tra la vita e la morte, la crudeltà e il senso di giustizia.
Il figlio di Stalin ; Tre giorni di passione / Bacchelli
[Milano] : A. Mondadori, 1963
Tutte le opere di Riccardo Bacchelli. - A, Mondadori ; 11
Rossella : romanzo / François-Guillaume Lorrain ; traduzione di Claudine Turla
Milano : Corbaccio, 2022
Narratori Corbaccio
Abstract: La pubblicazione di Via col vento, il romanzo-fiume di Margaret Mitchell su un tema controverso come la guerra civile americana, era già di per sé un’impresa temeraria, ma fare di Via col vento addirittura un film sembrò a tutti pura follia. Centinaia di arredi di scena, di costumi, di attori per un kolossal di una lunghezza inverosimile: una sfida che avrebbe potuto portare alla rovina David O. Selznick, il suo produttore, determinato a consegnare alla storia «il più grande film di tutti i tempi». Selznick era convinto che, al di là di tutti i problemi di finanziamento, delle difficoltà di adattamento e di imprevisti di ogni genere, Via col vento avrebbe avuto una chance di successo solo se avesse trovato la perfetta Rossella O’Hara: per tre anni, sotto gli occhi della stampa e dell’opinione pubblica americana, le più celebri star del momento, astri nascenti e attrici del tutto ignote parteciparono a un casting febbrile ed epico come il film, che si concluse con una scelta del tutto imprevista: la giovane attrice di teatro britannica Vivien Leigh. Rossella è un romanzo di ossessioni: quella di un produttore hollywoodiano megalomane, capace di realizzare il suo sogno più folle, e quella di un’attrice convinta di essere la «vera» Rossella O’Hara. Intorno, il mondo delle star del cinema, il flemmatico Clark Gable, Hattie McDaniel, la prima attrice nera a ricevere un Oscar in mezzo alle contestazioni della sua comunità, le grandi attrici del momento «scartate», Katharine Hepburn, Bette Davis, Paulette Goddard...Il racconto appassionante di un’avventura che riassume in sé l’età d’oro di Hollywood, la storia di un capolavoro del cinema, sempre vivo nel cuore di tutte le generazioni.
L'assassino timido / Clara Usón ; traduzione di Silvia Sichel
Palermo : Sellerio, 2019
Il contesto ; 97
Abstract: Sandra Mozarovski era una giovanissima attrice nella Spagna degli anni Settanta, una celebre lolita di un cinema sexy ed erotico chiamato "Destape", «spogliarello», che il regime franchista, nei suoi ultimi anni, preferiva non censurare per diffondere una scollacciata menzogna di modernità e libertà. Nata a Tangeri, figlia di un diplomatico russo, Sandra muore nel 1977 all'età di 18 anni, dopo essersi gettata dal balcone di casa. Ma la sua morte ha sempre suscitato sospetti, e l'ipotesi più diffusa è che sia stata uccisa dai servizi segreti a causa di una relazione con il re Juan Carlos del quale era rimasta incinta. Nessuna inchiesta ha mai fatto seguito al tragico avvenimento. Nata tre anni dopo Sandra, Clara Usón racconta la storia della ragazza, analizza i suoi film, le sue interviste, le sue foto, si accosta a lei in un corpo a corpo feroce, per scrutarne l'enigma. Al tempo stesso si immerge nelle emozioni della propria giovinezza, ne indaga l'irrequietezza e l'indole autodistruttiva, rivive il complesso rapporto con la madre, il desiderio di libertà e di eccessi, il sogno di ribellione in un periodo storico di grande trasformazione per un paese che si stava faticosamente lasciando alle spalle i decenni bui della dittatura. E attorno alle storie vere di Sandra e di Clara, due ragazze convinte che il futuro fosse nelle loro mani, emergono in controcampo altre figure, filosofi e scrittori, Albert Camus, Ludwig Wittgenstein, Cesare Pavese, le cui riflessioni illuminano una trama tesa, sostenuta da una scrittura erudita e implacabile, sempre sospesa fra ironia e tenerezza, tragedia e commedia, e in cui Usón esalta gli elementi presenti in tutta la sua opera: la costante indagine del confine tra documentazione e immaginazione, tra verità e apparenza, tra realtà e desiderio
La donna senza nome / Vanessa Montfort ; traduzione di Enrica Budetta
Milano : Feltrinelli, 2021
Narratori
Abstract: Quando la direttrice di teatro Noelia Cid viene incaricata di mettere in scena Sortilegio, opera del celebre drammaturgo Gregorio Martínez Sierra, decide di documentarsi analizzando i testi e le lettere conservati dalla moglie di Gregorio, María Lejárraga. E così, tramite la sua indagine, Noelia non solo si immerge nella complessa relazione tra María e Gregorio, ma fa luce su un mistero che si tramanda da oltre un secolo. Il mistero di un autore che nella sua lunga vita ha scritto più di novanta opere, andate in scena nei principali teatri del mondo, dagli Champs-Elysées a Buenos Aires, a Broadway. Un autore che ha vissuto in prima linea i grandi eventi del secolo passato: la Madrid letteraria degli anni venti, la Parigi della Belle Époque, l'esilio durante la guerra civile spagnola, l'occupazione nazista della Francia e il glamour degli anni d'oro di Hollywood. Un autore che ha collaborato con i principali intellettuali dell'epoca e ha conosciuto Stravinskij, Sarah Bernhardt, Picasso. Un autore che ha lottato per l'uguaglianza e per il voto alle donne. Un autore che in realtà era un'autrice, rimasta nell'ombra del marito per la maggior parte della vita, lasciando però dietro di sé una traccia sottile grazie alla quale Noelia riesce finalmente a restituirle un nome. Un avvincente romanzo che parla di amore e disamore, di contraddizioni umane e di segreti. Un'Odissea attraverso l'Europa e l'America del Ventesimo secolo, con un'antieroina che è sempre rimasta fedele alla sua vocazione artistica, anche a costo di restare nell'ombra. Personaggi che compaiono nel romanzo, e che conobbe María Lejárraga: Juan Ramón Jiménez, Federico García Lorca, Pablo Picasso, Claude Debussy, Maurice Ravel, Colette, Sarah Bernhardt, Margaretha Zelle Mata Hari, Luis Buñuel, Igor Stravinskij, Charles Chaplin, Ernest Hemingway, Gerda Taro, Walt Disney...
L'inventore / Miguel Bonnefoy ; [traduzione dal francese di Francesca Bononi]
Roma : 66thand2nd, 2023
Bookclub ; 67
Abstract: Semur-en-Auxois, Francia, prima metà del Diciannovesimo secolo. Augustin Mouchot, cagionevole figlio di un umile fabbro, è destinato a un’esistenza anonima. Dopo aver sconfitto innumerevoli malanni e dato prova del suo talento per la matematica, è chiaro a tutti però che il ragazzo ha le carte in regola affinché un giorno si schiudano per lui le porte di Parigi. Ed ecco che d’improvviso, tra le pagine dei volumi di una sontuosa libreria, Mouchot si infatua delle possibilità nascoste dietro lo sfruttamento dei raggi solari. Un’ossessione che accende in lui la smania di rincorrere il sole, di scovare l’invenzione che finalmente lo riscatterà agli occhi del mondo. La macchina da lui ideata, soprannominata Ottaviano, sedurrà i potenti della sua epoca, finendo per conquistare persino Napoleone III. Verrà presentata all’Esposizione universale di Parigi nel 1878. E, tra mille altre prodezze, sarà in grado di produrre da sé un blocco di ghiaccio. Ma, si sa, volando vicino al sole il rischio è grande. Sarà proprio il progresso tecnologico a risospingere nell’oblio Mouchot: l’èra del carbone segnerà la rovina dei suoi sogni di gloria, e a nulla varrà il tentativo di riabilitare la sua scoperta facendo fiorire il deserto sotto il cielo algerino. Cosa sarebbe accaduto se la storia avesse preso una piega diversa? Se la potenza dell’intuizione avesse prevalso sugli interessi economici? Con lo stile e la verve che lo contraddistinguono, in questo romanzo Miguel Bonnefoy porta alla luce una storia ammaliante e avventurosa rimasta troppo a lungo nell’ombra.
Lo sconosciuto delle poste / Florence Aubenas ; traduzione di Cinzia Poli
Milano : Feltrinelli, 2021
Narratori
Abstract: La mattina del 19 dicembre 2008 la vita di Montréal-la-Cluse, un borgo al confine con la Svizzera, è sconvolta dall'efferato omicidio di Catherine Burgod. La donna, quarantenne, incinta, viene trovata uccisa con ventotto coltellate nell'ufficio postale in cui lavorava. Dalla cassaforte sono spariti poco meno di tremila euro. L'ufficio, nel cuore del paese, si affaccia su una via stretta e ha un'unica entrata: eppure nessuno ha visto né sentito niente. Nei dintorni tutti vengono ascoltati, la caccia all'assassino si fa serrata. Il primo indiziato è Gérald Thomassin, un attore, giovanissimo vincitore di un Premio César come promessa del cinema, e già interprete di una ventina di film. La sua vita tra il cinema e la strada, tra la celebrità e i quartieri popolari da cui proviene e a cui sempre ritorna, rappresenta un'incognita per gli abitanti del paese: in fondo, è rassicurante e scontato trovare in lui il colpevole ideale, facile bersaglio per i suoi trascorsi ai margini. Ben presto, l'inchiesta si rivela complessa e irta di ostacoli e, ogni volta che il caso sembra risolversi, le carte in tavola si scompigliano e il mistero si infittisce. Sono serviti sette anni a Florence Aubenas per delineare questa storia vera, per dare voce alle persone coinvolte, per tracciare il ritratto di un angolo di Francia poco noto, un tempo rurale ma improvvisamente industrializzato e divenuto un crocevia del traffico di droga, per ricreare gli ingranaggi della giustizia e restituire il mondo dei servizi sociali. Lo sconosciuto delle poste è la storia di un crimine impenetrabile, è il resoconto di un'inchiesta poliziesca e giudiziaria, ma soprattutto è la storia di uomini e donne turbati, feriti, vulnerabili. E della loro dignità.
1849 : i guerrieri della libertà / Valerio Evangelisti
Milano : Mondadori, 2019
Omnibus
Abstract: Pochi lo sanno, ma nell'autunno del 1848 giovani in ogni parte d'Italia lasciarono lavoro e famiglie e si misero in marcia, destinazione Roma. Andavano a difendere l'insurrezione popolare che da lì a pochi mesi avrebbe visto nascere la Repubblica Romana, crocevia di idee democratiche e diritti civili quasi impensabili per la società del tempo. La quotidianità di quella manciata di mesi fu però molto lontana dalla retorica con cui certa Storiografia oggi li restituisce. Le strade in cui si batterono Mazzini, Garibaldi e Mameli erano ingombre di spazzatura e povertà, e con l'arrivo dei volontari si gonfiarono di grandi afflati e ancor più gratuiti assassini. A cavalcare la rivolta ci furono in pari misura eroi e banditi, visionari e faccendieri, gente di pistola, di mano e di coltello ma anche tante persone semplici, sprovveduti idealisti che rischiarono la vita inconsapevoli del ruolo che stavano avendo nella storia. Proprio come Folco, immaginario panettiere che arriva a Roma alla vigilia dei tumulti e diventa testimone di ogni più turpe nefandezza l'uomo sia capace ma anche di ogni suo più elevato slancio. E così, mentre fuori dalla città tuonano i cannoni della restaurazione, e il passato cerca di soffocare il presente per disinnescare il futuro, Folco si rende conto che, pur non capendo fino in fondo quel che succede intorno a lui, respira un'aria nuova, la sensazione, mai provata, di fare parte di qualcosa di pulito...
Figli della furia / Chris Kraus ; traduzione di Simone Aglan-Buttazzi
[Milano] : SEM, 2021
Abstract: Basato su fatti reali, Figli della furia è la drammatica storia di due fratelli baltico-tedeschi nel gorgo del XX secolo. Un'epopea d'inganni e tradimenti che partendo da Riga arriva fino a Tel Aviv, passando da Mosca, Berlino, Monaco. Hub e Koja Solm sono inseparabili. Hub, il fratello maggiore, è carismatico ed estroverso. Koja invece vorrebbe una vita da artista, come quella del padre, ma i mutamenti politici e i problemi finanziari gli mettono i bastoni tra le ruote. Così, negli anni Trenta, si fa trascinare dal fratello nel movimento nazionalsocialista, prima in Lettonia poi a Berlino. Entrambi nutrono un amore sconfinato per Ev, la sorella adottiva. E quando vengono alla luce le origini ebraiche della ragazza, Koja, che nel frattempo è diventato tenente delle SS, fa di tutto per salvarla da morte certa. Dopo la guerra, di ritorno dalle carceri sovietiche, Koja è costretto a reinventarsi agente tuttofare per i servizi d'intelligence. E così s'immerge sempre di più nei segreti della nuova Germania. Nemmeno a Ev può dire la verità, ma è con lei che si trasferisce in Israele per aiutarla a esaudire il suo più grande desiderio: farla pagare ai criminali nazisti. Figli della furia è il formidabile romanzo che racconta come sono andate davvero le cose alla fine del secondo conflitto mondiale. Nel 1948, mentre s'inasprisce la guerra fredda, Monaco di Baviera è il centro europeo delle operazioni dei servizi segreti occidentali. Lo spionaggio americano non riesce a penetrare nella sfera d'influenza russa al di là della cortina di ferro. Per questo, con l'obiettivo di disinnescare la minaccia comunista in Europa, ricorre agli agenti che avevano militato nei servizi segreti del Terzo Reich contro i russi, servendosi dell'organizzazione di Reinhard Gehlen, l'agenzia di spionaggio formata da ex componenti della Wehrmacht e delle SS. Quando nel 1956 nasce ufficialmente il servizio segreto tedesco, il tentativo della CIA di orientare la nomina del capo dell'organizzazione sull'ex generale nazista Gehlen viene accolto da una forte resistenza da parte dei vertici dello Stato. Tale conflitto fornisce al romanzo il suo arco di tensione naturale e il terreno su cui si muovono i suoi personaggi principali. Con questo romanzo Chris Kraus si dimostra un grande narratore, capace di portare i lettori tra le macerie del regime nazista.
Euforia : un romanzo su Sylvia Plath / Elin Cullhed ; traduzione di Monica Corbetta
Milano : Mondadori, 2022
Scrittori italiani e stranieri
Abstract: Euforia racconta l'ultimo anno di Sylvia Plath regalandoci l'indimenticabile ritratto di una mente brillante impegnata in una battaglia con il mondo, con le persone che ama e con se stessa. Quando il romanzo si apre, Sylvia, incinta del secondo figlio, è entusiasta all'idea della nuova avventura in cui lei e Ted Hughes si sono imbarcati insieme: ristrutturare una vecchia canonica lontano dalla grande città, crescere una famiglia in un regno tutto per loro. Prima dell'arrivo dei bambini Ted era il suo compagno in ogni cosa: da intellettuali vivevano intensamente la vita e ne prendevano ciò che volevano. Ma ora Ted scompare sempre più spesso nel suo studio per scrivere mentre Sylvia si ritrova abbandonata, un animale assediato dai suoi piccoli. Il suo desiderio è scrivere, amare, vivere, lasciare un segno nel mondo. Ma dove sarà la sua immortalità? Nei bambini che nutre con il suo corpo o nelle parole che appunta sulla pagina nei pochi momenti rubati? Quando Ted la abbandona definitivamente per andare dalla sua amante a Londra, Sylvia si scopre al contempo intossicata dal suo stesso potere e annientata dalla perdita. In questo stato di euforia, si sente sul punto di raggiungere il massimo dei suoi poteri creativi come scrittrice. Ha deciso di morire, ma l'arte a cui darà vita nelle sue ultime settimane infiammerà il suo nome. Euforia è un'opera incandescente che presta una voce collettiva a tutte le donne del mondo che si trovano a vivere con un piede nella vita domestica e l'altro nella creazione artistica. Elin Cullhed non si accontenta di descrivere la parabola di una tragedia femminile, ma sa come afferrare un'anima perduta, come tenderle una mano, perché nella letteratura non è mai troppo tardi.
Cuore del Sahel / Djaïli Amadou Amal ; traduzione di Giovanni Zucca
Milano : Solferino, 2022
Narratori
Abstract: Faydé ha preso la sua decisione. Andrà a Maroua, a servizio nella casa di qualche fulani benestante, come hanno fatto le sue amiche, che tornano al villaggio per le festività ben vestite e cariche di doni per le proprie famiglie. Per sua madre, Kondem, la sola idea è insopportabile. Lei sa bene che vita fanno le domestiche in città, e non vuole che sua figlia sperimenti sulla propria pelle la stessa sofferenza e la stessa umiliazione che l’hanno fatta tornare in montagna giurando: mai più. Ma Faydé la riporta alla realtà: che futuro ci può essere dove la terra è arsa, i raccolti sempre più scarsi, la sicurezza minata dall’incalzare dei miliziani di Boko Haram? Il marito di Kondem, Douala, è sparito, nessuno sa dove sia, se rapito, arruolato, oppure morto, e Kondem ha dei figli da sfamare. Col cuore pesante, non può che lasciarla andare. Faydé è sveglia e impara presto, soprattutto la legge antica che governa le relazioni sociali fra i padroni e la servitù: «una domestica resta una domestica, anche se fa un buon lavoro e viene apprezzata. Non farà mai parte della famiglia», le rammenta l’amica Bintou. Con coraggio e intelligenza pian piano trova il suo posto e impara a difendersi dagli occhi che la scrutano e dalle mani che la cercano come una potenziale preda. Il vero pericolo si annida però dentro di lei, in una passione tanto travolgente quanto impossibile che vince la sua anima ancora pura. E lì, a Maroua, persino l’amore più sincero parla la lingua dell’esclusione e del determinismo sociale. Con la scrittura limpida che l’ha rivelata al grande pubblico con Le impazienti, Djaïli Amadou Amal ci consegna un altro potente ritratto femminile e ci conduce per mano in un viaggio al termine di una notte lunghissima e impenetrabile. Ma, nonostante tutto, all’orizzonte scorgiamo una luce di speranza, di fiducia nella forza inesauribile che ciascuna donna sa trovare dentro di sé. E che può cambiare le cose, persino nel cuore spietato del Sahel.
I gatti perduti di Homs / Eva Nour ; traduzione di Gloria Pastorino
Milano : Piemme, 2021
Abstract: «In arabo un gatto ha sette anime. Nella nostra lingua invece ha nove vite. Tu probabilmente hai nove vite e sette anime, perché altrimenti non so come avresti fatto a cavartela finora.». Una foto scattata per strada, a Homs, in Siria. Le macerie intorno. Due bambini, uno in punta di piedi su una bicicletta scalcinata, l'altra con un gatto randagio stretto al petto. Una ordinaria scena di gioco tra le bombe, in un paese che sta cadendo a pezzi, catturata per caso dall'obiettivo della macchina fotografica. Sami ha sempre avuto la passione della fotografia, e di immagini come queste ne ha fotografate tante. Finché si è reso conto che non era abbastanza. La Siria in cui è cresciuto era un paese come tanti. I bambini andavano a scuola, i gatti giravano furtivi per le strade di campagna, gli amori sbocciavano. Finché la guerra non ha cambiato tutto. È stato allora che Sami ha capito che non voleva avere paura e non voleva accettare quello che stava succedendo in un paese il cui governo trucida i suoi stessi cittadini. Comincia così il suo viaggio di dissidenza, di ribellione, fino all'esilio e alla richiesta di asilo politico in Francia. Ma anche da così lontano Sami porterà sempre nel cuore quel paese in cui un tempo per strada passeggiavano i gatti, come in ogni paese normale. Un romanzo emozionante ma anche politico, basato su una luminosa e tragica storia vera di speranza e rivolta, la storia di una vita spesa in nome di un ideale più alto.
La ragazza fuggita da Auschwitz / Ellie Midwood ; [traduzione di Paola Vitale]
Roma : Newton Compton, 2021
3.0
Abstract: Mala, detenuta numero 19880 nel campo di concentramento di Auschwitz, ha capito sin dal primo momento in cui è scesa dal treno di avere messo piede all'inferno. Come interprete delle SS, prova a usare la sua posizione per salvare quante più vite possibili, contrabbandando miseri pezzi di pane. Edward, detenuto numero 531, è un veterano del campo e un prigioniero politico. Anche se ha l'aspetto di tutti gli altri, con la testa rasata e l'uniforme a righe, è un combattente della Resistenza. E ha un piano per fuggire. Entrambi sono stati deportati per il solo crimine di essere nati. Ma quando si incontrano, il buio senza scampo di Auschwitz si illumina di un barlume di speranza. Edward riesce a far credere a Mala che l'impossibile possa accadere. Che nonostante siano circondati da filo spinato, mitragliatrici, torri di guardia e riflettori che li osservano costantemente, lasceranno quel luogo di morte. E così si fanno una promessa: fuggiranno insieme o moriranno insieme. Il resto è una delle più grandi storie d'amore mai raccontate...
Milano : HarperCollins, 2022
Abstract: Perché gli umani fanno qualsiasi follia pur di essere infelici? Poi dicono che sono depressi - lo credo! Stai con chi non ami, vai a letto con chi non ti piace, e vorresti pure essere allegro?. È con questa domanda che si apre Amores di Barbara Alberti, un libro che racconta l'amore e molte (se non tutte) le forme in cui si può incarnare. Nelle pagine, del libro si incontrano carrellate sugli uomini di Marilyn Monroe e sulle donne di Gabriele D'Annunzio, scaramucce verbali tra la Regina Elisabetta e Lady Diana, o tra Jacqueline Kennedy e Maria Callas. Ma anche storie d'amore, corteggiamento, fedeltà e infedeltà tra donne e uomini comuni e speciali, omosessuali, bisessuali, eterosessuali (che importa?), racconti in cui realtà e invenzione si rincorrono e si confondono e la fantasia diventa più vera dei fatti come si suppone siano realmente accaduti. Perché con grazia, ironia, leggerezza, Barbara Alberti sa mostrare al lettore verità indubitabili solo apparentemente paradossali, che la repressione può produrre erotismo, la gelosia diventare complicità, che la fedeltà rende più felici del suo contrario, ma che persino i cani purtroppo sanno tradire. E soprattutto che nulla è più erotico dell'amare.
La violinista di Hitler / Yoann Iacono ; traduzione di Sara Arena
Milano : Garzanti, 2022
Narratori moderni
Abstract: Nejiko accarezza le corde tese del violino sotto i polpastrelli. La sua maestria nello strumento l'ha condotta dal lontano Giappone fino in Europa, per tenere una serie di concerti. Ma Nejiko sa che lo strumento che stringe tra le mani ha un significato profondo: è stato il gerarca nazista Goebbels a regalarle quel magnifico Stradivari, come segno di alleanza tra il suo paese e la Germania. Anche se è molto giovane, ha avuto l'onore di quel dono. Nejiko non fa che ripeterselo mentre, intorno a lei, rimbomba l'eco della guerra. Eppure non riesce a suonare come ha sempre fatto. Il violino sembra osteggiarla: invece di far vibrare la sua musica, si chiude di più a ogni tocco. È come se avesse un'anima, un passato. E lei non riesce a vincere questa battaglia. Perché Nejiko sa. Nejiko sa che lo Stradivari è stato rubato. Che è appartenuto a un musicista ebreo. Che sono state le mani di un uomo morto per mano dei nazisti a sfiorarlo prima di lei. Da quel momento ha un solo obiettivo: protegge - re il violino. Difenderlo con la sua stessa vita per rendere onore al suo proprietario. Ma ora qualcuno è alla ricerca dello strumento e Nejiko deve trovare il coraggio di fare la scelta giusta. Solo allora lo Stradivari potrà tornare a suonare. Solo quando sarà libero. Libero davvero. La violinista di Hitler è un romanzo necessario che porta a galla un episodio sconosciuto della storia. Ispirato alla storia vera di Nejiko Suwa, la giovane violinista a cui Goebbels donò uno Stradivari per suggellare l'alleanza tra Germania e Giappone, è una storia di luce che emerge dal buio; di speranza nella sofferenza. Perché il passato ci ricorda continuamente che il male esiste e può essere spietato, ma ci insegna anche che ci sono persone che hanno provato a combatterlo con le proprie forze. Persone che non vanno dimenticate.
L'uccello blu di Erzerum / Ian Manook ; traduzione di Maurizio Ferrara
Roma : Fazi, 2022
Le strade ; 504
Abstract: 1915, non lontano da Erzerum, nell'Armenia turca: tre predoni curdi uccidono la madre di Araxie, dieci anni, e ne feriscono la sorellina Haïganouch, che diventa cieca. Salvate dai miliziani armeni, le bambine vengono ospitate dai loro parenti, ma per breve tempo: comincia infatti la deportazione degli armeni che, a Erzurum come altrove, sono costretti a rinunciare ai loro beni. Deportate nel deserto di Deir-ez-Zor e condannate a una morte ineluttabile, le due bambine si salvano grazie a un medico che le compra come schiave, privandole della libertà ma lasciandole in vita. Fino a quando la Storia non le getta ancora una volta nel caos: separate, spinte verso due capi del mondo opposti, Araxie e Haïganouch sopravviveranno alle guerre e ai tradimenti di un secolo crudele? Troveranno finalmente pace e un rifugio?
Mr. Goebbels jazz band : romanzo / Demian Lienhard ; traduzione di Cristina Vezzaro
Torino : Bollati Boringhieri, 2024
Varianti
Abstract: È il 1940 e Goebbels, ministro dell’Educazione popolare e della Propaganda, decide di bombardare gli inglesi giorno e notte con la più raffinata propaganda jazz. Nasce così Charlie and His Orchestra, un ensemble di eccellenti musicisti jazz, tra cui ebrei ed altri perseguitati, destinato ad andare in onda sulla stazione di propaganda antinglese Germany Calling. A presentarli è l’annunciatore radiofonico Lord Haw-Haw, la voce inglese della Germania nazista dietro a cui si cela il nazionalista William Joyce, un irlandese nato in America e fuggito prima in Inghilterra e poi in Germania. Tra i suoi compiti vi è anche quello di individuare uno scrittore che possa narrare «con neutralità ben ponderata» dell’orchestra, perché ciò che non è documentato, com’è noto, non è mai successo. Entra così in scena lo svizzero Fritz Mahler, uno scrittore non affermato che intravede in questa offerta una possibilità per fare carriera. In un’atmosfera di estrema diffidenza, a poco a poco familiarizza con i musicisti e comprende che non solo il loro lavoro, ma la loro stessa vita dipende dalla sopravvivenza dell’orchestra. Mentre fatica a trovare un fil rouge per narrare i loro destini, la situazione precipita e tutti si ritroveranno a dover fare i conti con la sconfitta tedesca. Sullo sfondo di un fatto storico reale ricostruito nei dettagli, Demian Lienhard riesce a infondere vita nei suoi personaggi, tanto che è impossibile non appassionarsi ai loro destini. Con una prosa ironica e jazzata e una buona dose di cinismo, Demian Lienhard combina magistralmente la Storia alle storie dei suoi protagonisti, affrontando in modo originale la perfida assurdità della propaganda nazista e trascinando i lettori tra i giochi di potere e i club fumosi degli anni Quaranta.
Alligatori al Parini / Giacomo Cardaci
Milano : Mondadori, 2008
Strade blu. - A, Mondadori
Abstract: Ma li hai liberati tu? Chi? Come chi? Al Parini! Ho letto sul giornale che al tuo liceo sono stati liberati alcuni alligatori... Questo curioso scambio si svolge - in una delle pagine più surreali e divertenti di questo libro in realtà assai poco surreale - fra un nonno e suo nipote il 18 ottobre 2004. Quel giorno, e per molti altri successivi, gli studenti dello storico liceo classico milanese intitolato al poeta delle Odi non poterono fare lezione perché la loro scuola era stata completamente allagata. E i responsabili - gli alligatori - erano cinque studenti sedicenni come tanti, in fuga da un compito di greco o dalla noia di una vita troppo sazia. Con freschezza e ironia, senza moralismi, il giovanissimo autore di questo libro ci racconta passo dopo passo quelle giornate finite sulle pagine di cronaca di tutti i quotidiani, e insieme dà voce a una folla di studenti secchioni o lavativi, di professori serissimi o ridicoli, di genitori ansiosi, di bidelli pigri e divertiti che diventano i protagonisti di un vivacissimo romanzo sulla scuola di oggi. Leggendo queste pagine - che riflettono sulla vita e sulle sue storture con la levità e l'entusiasmo che forse tanti di noi hanno perduto -, scopriremo che se anche ai bigliettini di carta con i suggerimenti si sono sostituiti gli SMS, se anche i vecchi voti oggi sono chiamati crediti formativi, il compito dei ragazzi, vegliati da chi li accompagna, rimane lo stesso: diventare grandi, capire il mondo e se stessi.
L'invincibile estate di Liliana / Cristina Rivera Garza ; traduzione di Giulia Zavagna
Roma : SUR, 2023
Sur. Nuova serie ; 75
Abstract: Il 16 luglio del 1990, a Città del Messico, Liliana Rivera Garza fu vittima di un femminicidio. Aveva vent’anni, studiava architettura. Da tempo cercava di porre fine a una relazione con un ragazzo che non le dava tregua. Qualche settimana prima della tragedia, prese una decisione definitiva: nel bel mezzo dell’inverno aveva scoperto che in lei c’era, come diceva Albert Camus, un’invincibile estate. L’avrebbe lasciato per sempre. Avrebbe cominciato una nuova vita. Avrebbe fatto un master, si sarebbe trasferita a Londra. La decisione del ragazzo fu che lei non avesse una vita senza di lui. Trent’anni dopo, a partire dalle carte di Liliana, dalle indagini dell’epoca e dalle testimonianze di amici e familiari, Cristina Rivera Garza ricostruisce la storia della sorella, una storia personale ma terribilmente universale: quella di una giovane donna, brillante e determinata, che muove i primi passi in un mondo permeato dalla violenza di genere. Dal primo amore con un ragazzo affascinante ma geloso e possessivo, fino all’ultima meravigliosa estate, fatta di viaggi, emozioni e libertà mai sperimentate prima. In un memoir che sfida ogni convenzione stilistica, con una prosa luminosa e poetica e un finissimo equilibrio tra fiction e non fiction, Cristina Rivera Garza affronta il lutto che l’ha cambiata per sempre, e che ancora oggi determina la persona che è e le cause per le quali si impegna a lottare ogni giorno.
17 ragazze / Vanessa Schneider ; traduzione di Tania Spagnoli
Firenze : Barbès, 2012
Intersections
Abstract: Alla fine dell'anno scolastico 2008, nel liceo di Gloucester, nel Massachussets, diciassette ragazze erano contemporaneamente incinte, e nessuno sapeva chi fossero i padri. Le ragazze, tutte tra i quattordici e i sedici anni, confessarono di aver fatto un patto per tenersi i bambini e crescerli tutte insieme. Da questa storia vera, di cui si parlò in tutto il mondo, la scrittrice Vanessa Schneider, spostando l'azione nella provincia francese, ha tratto un romanzo, raccontato a più voci, che esplora con dolcezza e profondità gli abissi dell'adolescenza e della femminilità e mette in evidenza gli spietati meccanismi sociali di una piccola comunità. Ispirandosi alla stessa vicenda, le due giovani registe esordienti Delphine e Muriel Coulin hanno tratto il film 17 filles.